Investimenti: la diversificazione come chiave per combattere l'inflazione

· Metà del valore dei risparmi perso in 12 anni con un tasso di inflazione medio del 6%

· ETF tra gli strumenti chiave a bilanciare rischio e rendimento

3 maggio 2023 - L'inflazione è il nemico pubblico numero uno per i piccoli risparmiatori, perché fa svalutare il denaro presente sul conto corrente. Un modo per evitare che ciò accada è quello di far fruttare i risparmi e investirli nei mercati dei capitali per cercare di ottenere un rendimento che aiuti a contrastare l'inflazione. Se da una parte l’investimento comporta dei rischi, questi possono essere ridotti al minimo se si seguono due principi fondamentali dell'investimento: la diversificazione e il lungo termine.

Diversificare significa non mettere tutte le uova in un solo paniere e quindi correre il rischio di perdere tutto in un colpo solo. In altre parole, si tratta di distribuire il capitale in investimenti in diverse aree geografiche, settori, società e tipi di attività. In questo modo il patrimonio è maggiormente protetto e se una parte dell'investimento non va a buon fine, l'impatto sul portafoglio totale non sarà così significativo. Se invece si investe tutto il proprio denaro nello stesso settore, come ad esempio l’immobiliare o i titoli di Stato, non sarà possibile assorbire l'impatto di uno shock finanziario e quindi di mitigare le perdite.

Di seguito due esempi di come lo stesso evento possa colpire in modo disomogeneo Paesi, settori o aziende diverse. Durante la crisi pandemica da COVID-19, alcune aziende hanno beneficiato del cambiamento di stile di vita indotto dalle severe misure di contenimento. Altri settori, invece, hanno subito pesanti perdite. L'anno scorso, a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina, la crisi energetica ha colpito il mercato europeo più di altre parti del mondo.

La diversificazione è quindi un modo per proteggere i propri risparmi. Il premio Nobel Harry Markowitz ha detto che la diversificazione è l'unico pasto gratis negli investimenti. Intendeva dire che, quando si investe, la diversificazione è l'unica cosa che garantisce l'aumento dei rendimenti senza assumere maggiori rischi. Ma come fare a beneficiarne senza essere esperti di finanza? Scalable Capital, piattaforma di investimento leader in Europa, condivide una serie di linee guida per approcciarsi al mondo degli investimenti.

In linea di massima, esistono due tipi fondamentali di investimenti: le azioni (equities) e le obbligazioni (bonds). Le prime risultano più rischiose, ma in un orizzonte temporale sufficientemente lungo offrono rendimenti più elevati; le seconde, invece, tendono ad essere più stabili, offrendo però rendimenti più modesti. Per ridurre al minimo l'esposizione al rischio, è possibile diversificare gli investimenti tra queste due opzioni, cercando il giusto equilibrio in base al proprio livello di tolleranza, sulla quale incidono fattori quali l’età e l’orizzonte di investimento.  

Uno strumento che consente di diversificare in modo semplice è l'exchange traded fund (ETF). Questi fondi sono diventati popolari di recente perché democratizzano l'accesso al mercato finanziario grazie alle piattaforme di investimento online, avendo commissioni molto basse che li rendono accessibili ai piccoli investitori. Sono fondi negoziati in borsa che seguono la performance di un indice, di uno o più segmenti di mercato o di una regione.

Un ETF ampiamente diversificato, come quello che segue l'indice azionario globale “MSCI World”, consente di investire in migliaia di società dei Paesi sviluppati del mondo attraverso un'unica transazione. Si potrebbe dire che con un ETF di questo tipo si "acquista l'intero mercato". Con gli ETF sul reddito fisso, e quindi sulle obbligazioni, gli investitori possono ampliare il loro "paniere", riducendo il rischio di perdita rispetto alla volatilità delle azioni. Tuttavia, anche con gli ETF obbligazionari, per ottenere un profilo equilibrato tra rischio e rendimento è necessario scegliere attentamente come impostare il proprio portafoglio: le obbligazioni con scadenze brevi, ad esempio sei mesi, e le società solvibili con alta qualità di credito, presentano un rischio inferiore rispetto a quelle con scadenze più lunghe.

​In genere i piccoli investitori prediligono le azioni e le obbligazioni nazionali, cioè del loro mercato di provenienza, nonostante questa scelta possa esporli ad un livello di rischio più elevato. Si tenga presente, infatti, che, lavoro, eventuali immobili ed ulteriori asset si concentrano già nel mercato nazionale di riferimento, rendendo l’investitore direttamente coinvolto qualora il Paese, ad esempio, dovesse entrare in recessione. Investire in altri mercati aiuta a mitigare questo rischio e a compensare le potenziali perdite.

Un grande vantaggio dei mercati dei capitali è che si può beneficiare della crescita globale in tutto il mondo. Abbiamo già detto che un ETF sull'MSCI World copre la maggior parte della capitalizzazione di mercato dei Paesi sviluppati. Altri indici più ampi, come l'MSCI All Country World Index o il FTSE All Country Index, includono gli asset dei mercati emergenti, considerati più ricchi di potenziale di crescita e allo stesso tempo più rischiosi.

I criteri di sostenibilità sono diventati un criterio di valutazione del rischio alla pari degli altri. Si presume che le aziende più sostenibili abbiano maggiori opportunità di crescita futura perché sono in grado di adattarsi meglio alle normative in arrivo, ai rischi climatici e ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori. Inoltre, hanno bisogno di meno risorse per produrre gli stessi prodotti e si adattano alla crescente domanda di consumo sostenibile da parte del pubblico.

Detto questo, lo scorso anno gli investimenti basati su criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) hanno generalmente hanno performato leggermente peggio rispetto alle loro controparti non sostenibili, soprattutto a causa dei profitti record delle società energetiche (in particolare di quelle che operano nel settore dei combustibili fossili, come petrolio e gas). Nonostante questa eventualità, nel lungo periodo, e sulla base dell'esperienza degli ultimi anni, gli investimenti in società che operano secondo i criteri ESG possono offrire opportunità di rendimento.

In conclusione, diversificare significa ridurre il rischio d'investimento e costruire un portafoglio con rendimenti positivi nel lungo periodo che aiutino a compensare l'effetto dell'inflazione. Importante è comprendere la propria tolleranza al rischio, estendere l'orizzonte temporale e la diversificazione stessa dell'investimento e tenere conto dell'evoluzione del contesto economico.

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Scalable Capital è stata fondata nel 2014 ed è già attiva in Germania, Austria, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. La società di investimento, sottoposta alla supervisione della BaFin e della Bundesbank, ha più di 10 miliardi di euro sulla sua piattaforma. Oltre alle attività per i clienti privati, la società gestisce soluzioni B2B. Tra i suoi partner di lunga data figurano ING, Barclays Bank nel Regno Unito, il robo-advisor Oskar e il Gruppo Santander in Spagna. Scalable Capital impiega più di 450 persone nei suoi uffici di Monaco, Berlino e Londra. Insieme al team di fondatori e dirigenti, Erik Podzuweit e Florian Prucker, si adoperano per consentire a tutti di diventare investitori.

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